Le Serre di Graefer: un modello innovativo di Partenariato Speciale Pubblico-Privato

 

Il Partenariato Speciale Pubblico-Privato è una forma innovativa di collaborazione tra soggetti pubblici e privati che rappresenta un’opportunità per rivitalizzare progetti di interesse collettivo, soprattutto in contesti di recupero urbano o promozione culturale. Le Serre di Graefer ne sono un esempio concreto.

 

Che cosa è il Partenariato Speciale Pubblico Privato

Il Partenariato Speciale Pubblico-Privato (PSPP) rappresenta una forma innovativa di collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati, consolidato anche nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023). Questo strumento si distingue dalle tradizionali forme di partenariato pubblico-privato (PPP) per la sua natura collaborativa e l’orientamento a finalità di interesse generale.

Il PSPP nasce dall’art. 151 del D.Lgs. 50/2016, inizialmente riservato al Ministero della Cultura per beni statali. Successivamente, il Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020) ha esteso la possibilità di attivazione anche a Regioni e enti territoriali, aprendo a sperimentazioni su beni culturali locali. Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (2023) rafforza questo modello, inserendolo nel quadro delle forme speciali di partenariato, distinte dalle tipologie contrattuali tradizionali.

Il PSPP si contrappone ai PPP ordinari per tre elementi chiave:

1)Collaborazione paritaria: enti pubblici e privati agiscono come co-responsabili, condividendo progettazione e realizzazione degli interventi, superando la logica del “prezzo contro prestazioni”.

2)Finalità di interesse generale: l’obiettivo è la valorizzazione del bene pubblico, con obbligo per il partner privato di reinvestire utili nella sostenibilità del progetto.

3)Natura fiduciaria: il rapporto si basa su un accordo di collaborazione, non su un contratto tipico, con garanzia di accessibilità del bene a terze parti.

In conclusione, il PSPP raffigura un modello evoluto di collaborazione pubblico-privata, particolarmente adatto a contesti culturali dove la sostenibilità e la partecipazione attiva sono prioritarie. La sua integrazione nel D.Lgs. 36/2023 ne rafforza il ruolo, aprendo a nuove opportunità per la tutela e la valorizzazione del patrimonio comune.

 

Arch. Federica Piscopo – Project Manager del progetto Le Serre di Graefer

 

L’esempio de Le Serre di Graefer nella Reggia di Caserta

Un virtuoso esempio di PSPP è quello de Le Serre di Graefer della Reggia di Caserta. Dopo otto anni di chiusura, le Serre Borboniche e la Serra Moderna del Giardino Inglese della Reggia di Caserta sono tornate a vivere grazie a un progetto pilota che unisce restauro storicoinnovazione gestionale e economia circolare. Il partenariato pubblico-privato, realizzato tramite una SCARL (Società Consortile a Responsabilità Limitata) denominata Le Serre di Graefer, di cui Konsilo è tra i soci fondatori, ha riportato quest’area a nuova vita, restituendole la funzione originaria di laboratorio botanicocentro di studio scientifico e spazio produttivo.

L’iniziativa, realizzata con le modalità di cui  all’articolo 151 comma 3 del  previgente Codice dei Contratti Pubblici, rappresenta la prima sperimentazione in Italia per la gestione di giardini storici. La sinergia tra il Ministero della Cultura e le imprese locali ha permesso di:

A)Riqualificare 16.103 mq di superficie, inclusi vivaio, serre e l’antica scuola botanica.

B)Rilanciare l’economia circolare attraverso la riproduzione e vendita di piante rare, come quelle catalogate nei documenti ottocenteschi.

C)Creare opportunità lavorative per giovani e professionisti del territorio, contrastando lo spopolamento.

Le Serre di Graefer dimostrano che la collaborazione tra pubblico e privato può trasformare siti culturali in motori di crescita sostenibile, preservando il patrimonio e generando valore per la comunità. Un esempio da seguire per altri progetti italiani, dove innovazione e tradizione si fondono in un equilibrio perfetto.

Il Gruppo di lavoro del Partenariato “Le Serre di Graefer “

 

 

 

 

 

 

 

 

Per approfondire:

Le Serre di Graefer